L’ARTE COME ATTO COSMOGONICO PER ABITARE IL CAOS
Lorenzo Gnata svela il frutto della sua lunga ricerca con "Cosmogonie", la sua prima mostra personale ospitata nello spazio Gaggenau a Milano. L'intreccio tra natura e tecnologia, cuore della sua pratica artistica, si manifesta con forza lungo il percorso espositivo, attraverso una moltitudine di opere realizzate con la sua peculiare tecnica di disegno 3D "aerospaziale". Il bagaglio del passato si fonde, nell'opera di Gnata, con spunti derivanti da studi recenti, tra cui l'idea di responso-abilità di Donna Haraway e il concetto di resilienza organica di Anna Tsing. Il risultato è un'installazione artistica che si espande e si insinua in ogni angolo dello spazio, arricchito dagli elementi distintivi del design di Gaggenau, che incarnano una straordinaria espressione di tecnica e ingegno umano, riflettendo il pensiero dell’artista che, attraverso il dialogo incessante tra opere e ambiente, trasforma “Cosmogonie” in una potente metafora visiva della resilienza, intesa come principio fondante non solo della nostra esistenza, ma dell’ordine stesso che regge il mondo.


Lontano da una condanna delle azioni umane, il lavoro di Gnata adotta un approccio propositivo: non nega l’impatto dell’uomo, ma riconosce che, se il problema non può essere risolto, occorre imparare a conviverci e integrarlo.
La consapevolezza che l’armonia risieda nella mescolanza con tutto ciò che ci circonda diventa essenziale, poiché è in questa relazione con l'altro da sé che si trova l'essenza stessa del futuro. L’artista richiama il concetto di "responso-abilità" invitandoci a cercare soluzioni ai cambiamenti imposti dall'azione umana attraverso coesistenza e cura reciproca con il mondo naturale.
Con le sue "Cosmogonie", Lorenzo Gnata invita a immaginare nuovi scenari in cui la coesistenza collaborativa e partecipativa diventa il motore dell’evoluzione e delle possibilità future.
"Con Cosmogonie," spiega il curatore della mostra Sabino Maria Frassà, "Lorenzo Gnata, più che dominare il caos di forme e significati che ci circonda, lo abita e lo celebra, riconoscendo nell’interconnessione tra tutte le forme di vita e pensiero l’unico vero ordine possibile. Potremmo definire il suo gesto artistico con il neologismo 'bucantropico', che esprime il suo tentativo di dar vita a una pastorale umanizzata, in cui la dimensione naturale, rurale e idilliaca si fonde con tratti umani, generando un dialogo continuo tra materia e pensiero. Ci troviamo di fronte a una forma di panismo radicale, inteso come ultima possibilità per l’essere umano di sopravvivere a sé stesso—un manifesto per un futuro condiviso e aperto, una cosmogonia tentacolare e rizomatica, capace di attingere al passato senza rimanere intrappolata in un presente claustrofobico."

Lorenzo Gnata
Lorenzo Gnata è nato a Biella il 07 ottobre 1997. Ha conseguito nel 2022 il diploma accademico di II livello in Pittura, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, diplomandosi col massimo dei voti.
La sua ricerca artistica tenta di indagare l’esistenza contemporanea in relazione ad ogni elemento circostante, in una costante tensione poetica “concettuale-figurativa” che si serve di immagini e metafore per parlare di questioni ben oltre il mero visibile. Dall’inizio della sua carriera, ha esposto in numerose mostre e partecipato a progetti ambiziosi. Da menzionare, il workshop di ZonArte con Cesare Pietroiusti, il cui esito è stato la performance di Gnata Qual è l’ultima cosa che hai imparato? presso Artissima 2015, la collaborazione con Michelangelo Pistoletto GuardiAMOci, la cui opera è stata presentata presso La Triennale di Milano, nel 2016, le collettive Passione Bipolaree Neapolis: nuova città nuove arti, rispettivamente presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e la Fondazione Treccani di Napoli. Sostenitore convinto di una forma di arte impegnata, nel 2018 realizza Res Humanae, installazione site responsive pensata per il ponte della tangenziale di Biella. L’opera rimase esposta per quattro mesi. Nel 2021 presenta un’altra grande installazione, Come le rondini, presso i Giardini della Reggia di Venaria, all’interno della rassegna RigenerArti. Con grande curiosità verso tutte le forme espressive della contemporaneità, Gnata esplora anche il mondo delle avanguardie digitali e della new media art, venendo selezionato da Tate Collective per la collettiva Cyborg Futures, con l’opera EX INFINITO presentata presso la Tate Britain in occasione del Late di settembre 2022. Seguendo lo stesso filone di ricerca, partecipa come coprotagonista al docufilm Questo spazio può essere tuo dedicato alla figura di Andrea Villa, regia di Alessandro Bernard, prodotto da Fargo Film e disponibile dal 2024. Nel 2025, l’artista vince il Premio Marca Corona.
Le sue ultime due mostre personali (Stormi, presso White Lands Art Gallery, Torino e Ascolta. Piove presso CRAG Gallery, Torino) hanno visto come protagonista l’invenzione di Gnata del disegno realizzato a penna 3D, conducendo l’artista ad esplorare con energia questa declinazione della sua poetica.
Attualmente vive e lavora a Cossato, in provincia di Biella.
VISITA LA MOSTRA “COSMOGONIE”
Gaggenau DesignElementi Hub
Corso Magenta 2 (cortile interno), Milano
Dal 25 febbraio al 17 luglio 2025, lunedì-venerdì ore 10:00 - 18:30
Visite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico.
E-mail: gaggenau@designelementi.it
T. +39 02 29015250 (interno 2)