IN-NATURA

FRANCO MAZZUCCHELLI, IL SARTO DELL’INVISIBILE

Per molti, Franco Mazzucchelli è conosciuto come l’artista dei gonfiabili. In realtà, dovrebbe essere celebrato come il sarto dell’aria. Mazzucchelli fa vivere, sin dal 1964, il suo lavoro di aria, di quel respiro invisibile e necessario che egli stesso ha descritto nel 2022 con queste parole:

"Non ce ne rendiamo conto, ma il nostro respiro è origine di ogni nostra valutazione... Mi resi conto di come respirare venga prima del bere e del nutrirsi. Respirare non è una scelta. È un'azione involontaria fondamentale."

È proprio attorno a questa intuizione primaria che si costruisce il senso della mostra "In Natura", parte del ciclo FORMAE, ideato da Gaggenau in collaborazione con Italy Sotheby's International Realty, Cramum e sotto la direzione artistica di Sabino Maria Frassà, dove Mazzucchelli interpreta, nelle sale seicentesche affrescate dal maestro della pittura napoletana barocca Luca Giordano, a Villa Carafa di Belvedere di Napoli — dimora sul Vomero dei Borbone e soggiorno estivo della Regina Maria Carolina d'Asburgo — la domanda fondamentale: cos'è naturale? È forse tutto ciò che non è informe? O, al contrario, è naturale proprio ciò che sfugge a ogni forma rigida e precodificata?

Lente

Nel percorso espositivo, che si snoda attraverso una selezione delle sculture gonfiabili, Mazzucchelli rende visibile l’invisibile: l'aria si fa corpo, la trasparenza si fa materia, sfidando le convenzioni percettive e concettuali. La selezione curatoriale di opere trasparenti altera radicalmente la nostra percezione: ci avvolge, ci attraversa, ci costringe a confrontarci con uno spazio che cambia e si muove insieme a noi.

In questo ambiente, ogni forma è provvisoria, ogni visione è perfetta nella sua relatività, e ogni certezza è, per natura, destinata a mutare.
Il gesto artistico di Mazzucchelli, così assoluto e in fondo sempre e comunque profondamente concettuale, pur nella sua innata leggerezza, si connette in modo intenso con il pensiero di Aristotele, per cui la materia è potenza — possibilità di essere — mentre la forma è atto — realizzazione concreta dell’essere. La materia informe esiste sempre come apertura alla trasformazione. Per Aristotele, la materia esiste come possibilità, la forma come realizzazione compiuta di quella possibilità.

Nella sala principale, una forma totemica accoglie il nuovo forno Expressive di Gaggenau, le cui linee minimali e baussiane custodiscono un cubosfera trasparente — elemento iconico con cui Mazzucchelli ha più volte riflettuto sulla quadratura del cerchio e sulla ricerca della perfezione. Il cubosfera trova nel nuovo forno di Gaggenau non solo un custode, ma una fucina alchemica, il luogo in cui la materia si trasforma, tende all’evoluzione e al dispiegamento della propria innata potenza e perfezione.

Questo volume trasparente, racchiuso in modo caleidoscopico in altri volumi, non è sfera né cubo, È informe?
La risposta, senza opposizione, è no. La materia diventa nuova e ulteriore geometria.

La materia informe non è quindi assenza, ma energia latente, pronta a manifestarsi e, diciamo noi oggi, lo fa grazie all'ingegno umano, tanto nel design quanto nell'arte.
È lo stesso Mazzucchelli che ha specificato, in merito al progetto di questa mostra:

"Cos’è l’arte, se non il tentativo di dare forma ai propri pensieri e condividerli con gli altri? L’arte, per me, è da sempre questo scambio, prima ancora che un oggetto fisico. Il manufatto è solo l’inizio di un viaggio che si apre all’infinito, spingendosi oltre me stesso e oltre il tempo presente.”

Lasciate spesso incustodite nei luoghi pubblici, le sue opere invitano il pubblico a toccarle, esplorarle, trasformarle.
Come il respiro che si adatta a ogni corpo, come l’aria che riempie ogni spazio, l'arte di Mazzucchelli non si lascia rinchiudere, ma vive trasformandosi, mutando, respirando con chi la incontra. L'artista ne dà una sua forma, cristallizzando un pensiero in un momento che, nell'istante in cui incontra l'altro, diventa altro nell’accezione migliore del termine. E così, il vuoto — per Aristotele come per Mazzucchelli — non esiste: la natura stessa lo aborre, riempiendo ogni spazio, in primis con l'aria, poi con il pensiero e infine con un “noi” che è la sintesi di ogni cosa.

Mazzucchelli traduce questi concetti millenari in pratica artistica: le sue sculture d'aria non si limitano a occupare uno spazio visivo, ma rivelano il dinamismo invisibile che permea il reale. Superano l'apparenza stabile delle cose, mostrando che l’essere stesso è un continuo divenire, una tensione tra forma e potenza, tra visibile e invisibile.

Con In Natura, l'artista riflette con la sua proverbiale leggerezza sul fatto che è naturale ciò che cambia, si adatta, respira con noi. Con le sue opere, Franco Mazzucchelli ci insegna che l’informe non è mancanza, ma promessa; che ogni forma è provvisoria, ogni verità un movimento continuo; che l’informe stesso ha un valore unico perché è potenza, materia offerta per essere plasmata. In un mondo che ricerca rassicuranti quanto impossibili definizioni e dogmi, Mazzucchelli ricorda che la natura — come l'arte più autentica — esiste solo nell'atto incessante di trasformarsi, evolversi e migliorarsi attraverso sempre nuove … formae.

VISITA LA MOSTRA “IN-NATURA”

Palazzo Belvedere
Via Aniello Falcone 122, Napoli
10 giugno (martedì 11-18)
Solo previa prenotazione

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