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FULVIO MORELLA

Semi

Flora Deborah

Scorri verso il basso


“La favola delle lingue sulla via di Babele”

Gaggenau, in collaborazione con Cramum, presenta “Semi”, personale di Flora Deborah

La mostra “Semi” è il racconto della favola gotico-contemporanea di Flora Deborah e del suo lungo viaggio alla ricerca del senso più profondo dell'esistere. Lo showroom Gaggenau DesignElementi nel cuore di Roma è l'ideale scenario domestico per la narrazione di questo percorso, in cui il pubblico gioca un ruolo talmente forte da intendere “Semi” quale esperienza performativa oltre che installativa: ogni spettatore è infatti chiamato lasciare un personale segno partecipando a quello che potrebbe essere definito come un corale viaggio di iniziazione che porta alla costruzione di una nuova Torre di Babele.

FULVIO MORELLA

La mostra, in corso presso lo showroom Gaggenau DesignElementi di Roma dal 9 maggio 2022, è la prima monografica di Flora Deborah in Italia, e arriva dopo anni difficili, che vedono l’artista combattere contro la malattia di Lyme.

Immagini in bilico tra sogno e realtà, nate da un processo creativo che non prevede mai correzioni, ma che vede proprio nelle imprecisioni o nei ripensamenti del gesto artistico una metafora delle alterne vicende umane: non si torna mai indietro, non c'è gomma, ma si va avanti portando nuova materia all'interno del proprio percorso. Così nascono le opere in ceramica e bronzo di Flora Deborah, che sublima e sintetizza lo straordinario lungo viaggio che è l'esistenza umana: tutto nella nostra vita può essere il seme di un nuovo frutto, a patto che si riesca anche dolorosamente a raggiungere una piena consapevolezza di sé.

Da una videoinstallazione in cui scava e assembla la terra del kibbutz in cui i genitori si sono incontrati, passando per i calchi della propria lingua e di quelle dei membri della sua famiglia, fino ad arrivare ai piatti e alle piastrelle più recenti in cui personaggi onirici si passano delle coppe: Flora Deborah riflette su come non siano (solo) i luoghi a determinare chi siamo, bensì il linguaggio che impieghiamo per parlare e pensare. Può il lessico di ciascuno di noi penetrare ed essere seme e frutto dei linguaggi di chi ci vive intorno, e quali sono i confini di questo lessico famigliare?

Flora Deborah descrive un'umanità che nutre un nuovo universale idioma, un esperanto fatto di arte, intesa come unione di materia e bellezza, e coinvolge anche gli spettatori in questo processo attraverso una vera e propria esperienza performativa oltre che installativa. Chiunque visiti la mostra può infatti far parte dell'opera d'arte, lasciando una pietra con cui costruire una nuova Torre di Babele; un gesto che è stato anche parte di una performance dedicata presso lo showroom, in cui i partecipanti hanno infine assaporato il calco della lingua dell’artista, realizzato in cioccolato. Un vero e proprio scambio, in cui spettatore e artista si nutrono a vicenda, e da cui può nascere un nuovo lessico comune, con cui vedere e raccontare insieme un mondo nuovo.

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Flora Deborah

Flora Deborah

Flora Deborah è un'artista franco-israeliana; nata a Evian, è cresciuta a Milano e attualmente vive e lavora a Tel Aviv. Deborah ha conseguito un MFA in Belle Arti presso la Bezalel Academy of Arts di Gerusalemme e un PG in Fotografia presso la University of the Arts London. Tra le mostre degne di nota, le collettive al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano, alla Galleria Saatchi e al museo Bar David. È stata finalista al Premio Cramum che sostiene l'eccellenza artistica in Italia. Attualmente è in residenza d’artista presso il CCA di Tel Aviv come parte del gruppo Gino per il progetto “Tights: Dance & Thought Shelter for Calibrating Frequencies”.

Spaziando tra scultura, disegno e video, Deborah definisce il proprio lavoro come una "pratica di empatia", che implica l'esplorazione della natura mutevole della soggettività umana. Partendo dal senso di estraneità, l'artista esamina il mondo attraverso la coscienza degli avatar da lei creati: personaggi di natura storica, religiosa o immaginaria, animali, piante e microrganismi. Attraverso questi avatar, è in grado di decostruire e ripensare i sistemi che hanno la pretesa di definirci, mettendo così a nudo l'apparente assurdità di convinzioni e strutture sociali ampiamente diffuse.

Visita la mostra "Semi"
Gaggenau DesignElementi
Lungotevere de’ Cenci 4, Roma

Dal 9 maggio al 31 ottobre 2022 (chiusura estiva dall’1 al 31 agosto)
lunedì-venerdì ore 10:30 - 13:00 / 15:30 - 19:00

Visite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico.

L’ingresso sarà garantito nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti al momento dell’evento, in riferimento alle misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.

E-mail: gaggenau.roma@designelementi.it
T. +39 06 39743229, +39 371 1733120

Scopri le foto della performance presso lo showroom Gaggenau DesignElementi di Roma

Flora Deborah
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